Il famoso Gronchi rosa, storia di un francobollo molto particolare. Il 2 aprile 1961 viene scoperto l’errore del confine
Sabato 1° aprile 1961
Da giorni circolava la notizia dell’emissione della serie “Visita del presidente Gronchi in Argentina, Uruguay e Perù”; addirittura, il mensile “Il Collezionista – Italia Filatelica” n. 4 dell’aprile 1961 ne diede notizia.
I francobolli avrebbero avuto piena validità venerdì 6 aprile, ma stranamente furono messi in vendita in anticipo, a partire da lunedì 3 aprile.
La scelta fu fatta per consentire ai collezionisti di predisporre le buste e le affrancature che avrebbero viaggiato nel dispaccio sul volo presidenziale.
Sempre in base a tale scelta, gli uffici provinciali inoltrarono senza annullare le buste al competente ufficio postale di Roma, dove avrebbero ricevuto l’annullo speciale del volo.
Con questa eccezione si voleva correggere una grossa irregolarità; in sostanza la corrispondenza sopra descritta viaggiava nei giorni dal 3 al 6 aprile con francobolli privi di validità postale e senza regolare annullo.
Domenica 2 aprile 1961 (Pasqua)
I quotidiani diedero la notizia dell’emissione della serie di francobolli il giorno successivo.
Ad apprendere la novità fu anche l’incaricato d’affari dell’ambasciata del Perù di Roma, il dottor Alfonso Arias Schreiber Pezet.
Il diplomatico stava seguendo tutta la macchina organizzativa per la visita del presidente Gronchi nel suo paese.
Lunedì 3 aprile 1961 (lunedì dell’Angelo-Pasquetta)
Le varie direzioni provinciali delle Poste misero in vendita la nuova serie di francobolli.
Complici la giornata per la tradizionale gita fuori porta e la prevendita di valori bollati che risultavano inutilizzabili fino al successivo giovedì 6 aprile, le quantità vendute non furono consistenti.
Nonostante le precise indicazioni ministeriali, alcuni sportelli per probabile compiacenza nei confronti dei clienti, hanno annullato con il timbro del 3 aprile su alcune buste non viaggiate.
L’incaricato d’affari Alfonso Arias, quando ricevette i francobolli, si accorse immediatamente che proprio l’esemplare dedicato al suo paese conteneva un grossolano errore di confine: al Perù mancava una parte, il cosiddetto “triangolo amazzonico”.
Il ministero degli Esteri voleva evitare la compromissione dei rapporti tra i due paesi proprio alla vigilia della visita del presidente della Repubblica Gronchi.
Girò, quindi, la lamentela al ministero delle Poste e Telecomunicazioni; vennero coinvolti il direttore generale ed il direttore centrale dei servizi postali.
Al ministero delle Poste non trovarono altra soluzione se non quella, provvisoria, di sospendere la vendita del francobollo “Gronchi rosa”.
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