Le collezioni nel mondo della Birra: i tappi a corona, dal 1892 il metodo migliore per conservare la birra in bottiglia
L’americano William Painter nel 1892 brevettò il tappo a corona; fino al 1911 venne utilizzato esclusivamente dalla Crown Cork & Seal Company (oggi denominata Crown Holdings, Inc.).
Successivamente, altre aziende riconobbero le qualità di questo sistema innovativo, di conseguenza l’uso del tappo a corona si diffuse velocemente in tutto il mondo.
Quale appassionato di birra in bottiglia potrebbe immaginare la storia della propria bevanda preferita senza l’invenzione del tappo a corona?
E’ un elemento semplice, economico e di piccole dimensioni; innegabile la praticità d’uso.
Si tratta di un tappo fatto di metallo, con un’estremità corrugata che assomiglia a una corona rovesciata.
E’ stato un componente fondamentale per lo sviluppo della produzione e conservazione delle bevande frizzanti in bottiglia.
Le bottiglie di bibite frizzanti esistevano già prima dell’invenzione del tappo a corona, ma erano confezioni destinate ad una vita limitata che non potevano sostenere lunghi periodi di conservazione.
I primi tentativi di trasporto di birra in bottiglia riscontravano gravi problemi come la fuoriuscita del liquido e una drastica riduzione dell’anidride carbonica.
Il tappo a corona è a prova di fuoriuscite, originariamente al suo interno era rivestito da un sottile strato di sughero, ricoperto da una particolare pellicola che evitava il contatto tra il contenuto della bottiglia e il metallo del tappo.
Nella seconda metà degli anni ’60, vennero creati i “tappi corona a vite”, che permettono di evitare l’uso degli apribottiglie.
Questo particolare sistema inoltre permette di richiudere e preservare la bevanda avanzata, grazie alla filettatura sul collo della bottiglia.
Altra innovazione importante per la riduzione dei costi, fu la sostituzione del sughero con la plastica.
Il tappo delle bottiglie è diventato spesso elemento strategico e caratterizzante del prodotto e del marketing: oggi sono numerosi i collezionisti in ambito birrario (e non solo) di questi oggetti.
Anche in questo contesto collezionistico, alcuni esemplari di questi tappi hanno raggiunto livelli di rarità e valutazioni economiche di sicuro interesse.
Non è difficile, infatti, trovare i “tappisti” (collezionisti di tappi) che conservano i “pezzi migliori” come vere e proprie antiche monete rare e preziose.
Il tappo a corona per la sua praticità rimane, al momento, il più impiegato.
Un altro punto di forza del tappo a corona nel mondo birrario è che cultori ed appassionati non rinuncerebbero al classico rumore dello stappamento.